Verde pensile

Insieme alla forestazione urbana, il verde pensile è il mezzo più efficace per migliorare l’ambiente urbano.
Tuttavia, mentre nel cuore delle città scarseggia lo spazio per gli alberi, è invece disponibile un patrimonio di lastrici solari, attualmente inutilizzati ed arroventati dal sole, una enorme estensione che potrebbe essere rivestita da un fresco mantello verde.
Se incentivato dalle istituzioni ed adottato in modo sistematico per riqualificare gli stabili, il verde pensile svolgerebbe un’insostituibile funzione sociale e di controllo del territorio:

  • Miglioramento del clima delle città grazie all’evapotraspirazione, che raffredda l’aria e mitiga il fenomeno definito “isola di calore urbana”, con miglioramento del benessere abitativo ed impatto sulla spesa sanitaria per riduzione di crisi cardiovascolari, patologie respiratorie ed altre sindromi croniche.
  • Miglioramento della qualità dell’aria, con la cattura da parte delle piante delle polveri sottili e di altre sostanze inquinanti, con altrettanti vantaggi per la salute dei cittadini.
  • Regimazione delle acque meteoriche, con riduzione e rallentamento del deflusso verso la rete fognaria. L’acqua trattenuta dagli strati tecnici viene poi reimmessa dalle piante nell’atmosfera, ma è anche possibile prevedere il riutilizzo all’interno dello stabile o nelle aree sottostanti.
  • Risparmio energetico per la minor necessità di climatizzazione. Il rivestimento vegetale, gestisce l’energia solare mediante riflessione, evapotraspirazione e fotosintesi impedendo il surriscaldamento dei materiali.
  • Maggior durata del lastrico solare, che il giardino pensile protegge dall’invecchiamento.
  • Aumento della biodiversità, con diffusione di specie vegetali utili per l’avifauna e come rifugio per piccoli animali.
  • Fruibilità per fini ricreativi di lastrici residenziali, aziendali o di palazzi pubblici, che moltiplicano gli spazi d’incontro in giardini sospesi sulla città o in luoghi dove praticare la nuova orticoltura urbana.